Vogliamo raccontarvi com’è nato il nostro nuovo logo…

Per la creazione del logo è stato realizzato un progetto educativo in cui veniva presentato il lavoro che gli operatori avrebbero realizzato insieme agli ospiti. Si è deciso di procedere suddividendo gli ospiti in piccoli gruppi formati da 7-8 ragazzi e ragazze coinvolgendo tutti i possibili partecipanti. 

Dopo circa 10 incontri possiamo affermare che la partecipazione è stata molto attiva e divertente: ciascuna parte in causa ha dato un ricco contributo di contenuti tanto che ha reso lunga e difficoltosa la sintesi di tutti i dati, necessaria al fine di costruire un logo.
A gestire ed indirizzare il laboratorio erano presenti un Educatore professionale ed una O.S.S. con spiccate abilità creative ed artistiche. Questo ha permesso agli ospiti di svolgere attività artistiche con tempere, pennelli e colori a cera su temi indirizzati verso il logo finale.

Con la partecipazione attiva di ogni singolo componente si è deciso di partire distintamente dalla storia dell’Istituto Divina Provvidenza per quanto concerne la zona “femminile” e l’Istituto Monsignor Signori per quanto riguarda l’istituto “maschile”, per poi unire le due esperienze. Abbiamo adottato tale scelta ascoltando la voce di chi l’Istituto lo ha vissuto in prima persona per capirne sentimenti ed emozioni che si sono succedute nel corso del tempo.

Attraverso la calorosa voce dei nostri ospiti, soprattutto quelli che da più tempo stanno all’interno dell’Istituto, (preziosa a questo proposito la memoria di alcuni ospiti che da decenni vivono all’interno dell’Istituto), è stato possibile riuscire a comprendere meglio la loro percezione di convivenza e i valori cui tengono maggiormente.

Abbiamo anche tenuto conto della preziosa testimonianza di diversi operatori che da anni svolgono la propria attività lavorativa con i ragazzi e ragazze al fine di individuare i cambiamenti avvenuti durante gli ultimi anni sulla routine degli ospiti.

  1. Il primo simbolo vuole rappresentare la luminosità che vi è all’interno dell’Istituto e l’armonia che scandisce le giornate che ospiti e operatori trascorrono insieme.
    Il significato che vogliamo dare al sole è la vita, l’allegria e il senso di comunità che regna nel gruppo ospiti quando svolgono piccoli lavoretti, uscite, gite e incontri con i volontari.
    Questo simbolo esprime il massimo significato durante le stagioni estive: gli ospiti trascorrono molto tempo al di fuori dell’Istituto curando il giardino, uscendo per andare in gita al mare e in montagna.
    Il sole, inoltre, dà anche vita all’allevamento delle lumache che si svegliano in tarda primavera e coinvolge i nostri ragazzi e le nostre ragazze all’accudimento dei piccoli animali cui viene dato da mangiare insalata e verdure raccolte e smistate proprio da loro.
  1. Il secondo simbolo vuole rappresentare l’unione tra i due Istituti avvenuta a livello di convivenza nel 2017.
    Gli ospiti, o meglio i padroni di casa, hanno considerato tale cambiamento come una importante novità accompagnata da valori di solidarietà, rispetto reciproco, responsabilità e condivisione di spazi tra soggetti maschili e soggetti femminili.
    I ragazzi e le ragazze hanno imparato a convivere in un ottimo clima di armonia e condivisione di esperienze sia all’interno della struttura sia all’esterno, con uscite a passeggio, gite e varie attività esterne.
    I vari laboratori presenti in struttura sono un’occasione importante per conoscersi e aprirsi al dialogo sincero tra ragazzi e ragazze per incrementare una buona convivialità interna.
  1. Il terzo simbolo vuole rappresentare in contemporanea il cucito e il lavoro della terra.
    Il cucito è l’attività più significativa e interessante legata all’attività delle ragazze: da sempre le nostre ragazze si sono dedicate alla attività di tessitura, prima con l’aiuto delle Suore e ancora oggi seguite dagli educatori e dai volontari. Fino a quando è stato possibile i lavori realizzati venivano esposti in una mostra annuale aperta a tutta la cittadinanza in occasione del presepe vivente. Sciarpe, canovacci ricamati a mano, cappelli, presine, lavori di maglieria e uncinetto sono ancora oggi interamente realizzati dalle nostre ospiti.
    La terra ricorda in prevalenza l’attività di coltivazione ortaggi che da anni viene svolta dai nostri ragazzi insieme ai volontari. Dal momento della convivenza anche alcune ragazze partecipano attivamente a questa attività all’aperto che dà i suoi frutti pronti a finire nei loro piatti..
  1. Il quarto simbolo deriva dalle maglie del simbolo a fianco ed è stato identificato in un germoglio che vuole rappresentare l’attività prevalente dell’utenza maschile, ovvero il lavoro in giardino. Il susseguirsi della stagione non fa fermare gli ospiti, ma fa adattare il loro lavoro al tipo di stagione che è in corso. D’estate vi è la raccolta delle nocciole ed alberi da frutto (mele, cachi, susine e fragole) mentre d’inverno si continua a seminare e a raccogliere sotto la nostra serra.
    Nello stesso tempo il germoglio trova il suo significato nel rinnovo dei valori della vita di condivisione e di continua crescita.

A dividere, o meglio ad unire, i 4 simboli precedentemente descritti è una croce stilizzata, simbolo della nostra radice cattolica che unisce le persone con il più grande comandamento che ci è stato dato da Gesù: ama il prossimo tuo come te stesso.